Dei muffins morbidi, soffici e con gustosi pezzetti di
fragole. In una parola: sublimi!
La ricetta l’ho
presa dal libro La ciliegina sulla torta. Di Jessica Leone che è sempre una garanzia! ed è questa:
Per 12 muffins
250 gr di farina “00”
debole (per dolci)
150 gr di
zucchero semolato
10 gr di lievito
per dolci
un pizzico di
sale
115 gr di latte
fresco
115 gr di yogurt al naturale
1 uovo medio
75 gr di burro
fuso freddo
1 cucchiaino di
estratto di vaniglia (io ho messo una bustina di vanillina in attesa di fare
questo famoso estratto)
250 gr di fragole
(che possono essere sostituite con la
stessa quantità di altra frutta come mele, rabarbaro, albicocche, frutti di
bosco e ciliegie)
Per la finitura
30 gr di zucchero
semolato
20 gr di burro
morbido
20 gr di farina “00”
debole (per dolci)
20 gr di farina
di mandorle o pistacchi (io avevo delle mandorle intere e le ho tritate molto
fini)
Preparare la
finitura frullando insieme tutti gli ingredienti, fino a ottenere delle
briciole di impasto; conservare in frigorifero.
In un recipiente
mescolare tutti gli ingredienti asciutti. A parte battere l’uovo con una frusta,
aggiungere il latte, lo yogurt, l’estratto di vaniglia e il burro fuso. Mescolare
bene e versare sugli ingredienti asciutti.
Amalgamare
brevemente senza lavorare troppo il composto, che dovrà avere un aspetto
leggermente grumoso e disomogeneo.
Aggiungere le
fragole, precedentemente lavate, asciugate e tagliate a pezzetti, e
distribuirle all’interno del composto cercando di non mescolare eccessivamente.
Sistemare 12
pirottini per muffins all’interno di uno stampo apposito e riempire per ¾ con l’impasto.
Distribuire il topping sbriciolando sull’impasto e cuocere in forno statico
preriscaldato a 180° per 25-30 minuti, o fino a quando, infilzando i muffins
con uno stecchino, questo uscirà perfettamente asciutto dall’impasto. Lasciar
raffreddare completamente e servire.
Durata: 1-2
giorni.
Con questa bella
giornata di sole avevamo proprio voglia di una passeggiata in montagna (come la
chiama mio marito), scarpinata (come la definisco io).
Quindi, dopo aver
incartato con cura questi delicati muffins, inventariato vivande e borracce…zaini
in spalle e siamo partiti!